Cosa si cerca altrove…

Ormai la macchina è stata avviata!
Le persone non si chiedono più dove sto andando ma il perchè… già… anche se hanno capito il coraggio di lasciare tutto per iniziare una nuova vita, le persone ancora si chiedono il motivo che mi spinge a fare tutto questo.
C’è chi come mia madre pensa che sia un “colpo di testa”, chi invece lo faccio solo per divertimento… questo succede quando le persone non sanno precisamente cosa vogliono e provano a leggerti con una leggerezza banale.
Purtroppo (per loro…) non è così, una persona quando prende la propria vita in mano e vuole scoprire nuovi posti nessuno riesce a fermarlo, è come se fosse un richiamo a qualcosa che non si riesce a spiegare.
Non nascondo che l’euforia si mischia alla paura dell’ignoto, ma ogni giorno che passa mi convinco sempre di più che la scelta è stata quella giusta, qualsiasi cosa trovi dall’altra parte… come si dice “Comunque vada sarà un successo!”.
Molti mi chiedono anche se un domani potessi ritornare indietro in Italia… ed io dico ogni volta “Devo ancora partire, ho fatto il visto per il Working Holiday e qualsiasi cosa succeda per me va bene!”… tipico stile dell’avventuruoso se così si può dire… se dovessi tornare indietro con la mente, a Natale non sapevo nemmeno cosa fosse un “Working Holiday” e invece mi trovo ora che molte persone mi guardano come un pioniere… sono quelle persone che hanno dei sogni ma hanno paura di inseguirli… come diceva Walt Disney “I sogni si realizzano solo se hai il coraggio di inseguirli”… e penso che sia vero.
Proprio ieri vedevo su youtube dei filmati de “Il testimone” di PIF fatti su MTV, dove mostrava alcune persone che sono andate via dall’Italia per cercare fortuna fuori (soprattutto negli USA), e la cosa più bella è vedere come a queste persone brillavano gli occhi quando parlavano di come sono riusciti a farcela e raggiungere il loro sogno… si vedeva veramente la Vita negli occhi… quegli occhi di chi parte con la convinzione di farcela, in un modo o nell’altro.
Io ancora devo vivere la mia “leggenda personale”, devo ancora arrivare nell’altro emisfero e vivere la mia vita fino in fondo!
Stasera vedevo uno spezzone del film “Benjamin Button” e il monologo sulla vita penso che sia il riassunto di chi come me vuole conoscere il mondo, fare esperienze, sentirsi vivo!!!

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Step by step: dimissioni!

Ecco un altro passo importante della mia vita, ossia quello di andare dai miei capi e dire “Mi licenzio!”.
Quante volte ho pensato a questo momento, quante volte ho pensato alla loro reazione, e alla fine oggi l’ho scoperto.

Premessa: se l’avessi fatto una settimana fà di sicuro sarei andato nervoso o abbastanza irritato per questioni lavorative… un consiglio? Fatevi una vacanza prima di andare a dirlo di persona! Anche breve ma fatela, arriverete più tranquilli e non usciranno parole che possono rovinare per sempre un rapporto che un domani potrebbe rivelarsi d’aiuto… come dicevano i pinguini di Madagascar “Carini e coccolosi!”.

Arrivo in ufficio di lunedì mattina, fino all’altro giorno ero disteso sulle spiagge salentine ma oggi è nuvoloso e minaccia di pioggia, ma ho un sorriso talmente rilassato che è come avere il sole dentro di me.
Aspetto che si faccia mezzogiorno, vado a in pausa pranzo e trovo la forza per entrare nell’ufficio con la mente che viaggia già in Australia, giusto per pensare a qualcosa di bello!
Busso… “Avanti!”… “Buongiorno!” e parlo di lavoro in modo da preparare bene il terreno o cmq rendere morbido l’atterraggio. Dopo aver parlato delle attività da svolgere dicendo “va tutto bene!” entro di scena dicendo “Avrei un’altra cosa da dire… a fine luglio finisco di lavorare, quindi sono venuto a dare le dimissioni… a settembre parto per l’Australia!” con un sorriso grande quanto una casa!
Lì per lì i miei capi erano abbastanza perplessi, e loro ribattono “a fare cosa?”… ed io con molta naturalezza “vado a fare un’esperienza all’estero e ad imparare bene l’inglese… ai giorni nostri è importante e penso che sia il momento giusto per me!”.

Ecco… in questo preciso istante ci sono stati delle balle di fieno in ufficio stile western… io guardavo il capo, lui alza lo sguardo dal monitor per guardarmi in faccia, l’altro capo mi guarda ma non riesce a dire una parola.

Prendo la palla in balzo e dico “C’è un tipo di visto particolare chiamato Working Holiday il quale dà la possibilità a chi ha meno di 30 anni di fare un’esperienza in Australia, Nuova Zelanda o Canada per un anno…”.
Uno dei due capi continua a fissarmi incredulo mentre l’altro mi dice “Alcuni figli di amici miei sono andati in Australia con questo tipo di visto, lo conosco!”… ed io rilassandomi un pò dico “Bene!”.
L’altro capo che continuava a fissarmi vedeva che io sorridevo e anche lui provava a sorridermi ma non voglio pensare a cosa stesse pensando in quel momento… sta di fatto che riesce a pronunciare “Verba volant, scripta manent… devi portare le dimissioni cartacee” ed io pronto “Le stavo giusto scrivendo poco fà, ma giacchè ero di passaggio dall’ufficio ho pensato bene di dirvelo prima a voce” una boiata pazzesca ma in quel momento è stata l’unica cosa che avevo per la testa.

In fin dei conti, il primo capo mi dice “Ne riparliamo domani, adesso dobbiamo andare in Fiat e quindi non ho molto tempo… non riesco a pensare come riesca a dire queste cose in modo così naturale!”.

Effettivamente il modo in cui avevo dato le dimissioni era abbastanza anomalo, sembrava per la serie “Andiamo a prenderci un caffè…” per la serie “la tranquillità è il mio forte!”, e quindi sono rimasti spiazzati dal mio modo loquace di come abbia dato la notizia.

Per oggi è finita… mi aspettano quasi due mesi di tartassamenti, come ad esempio “rimani in azienda” e via dicendo… ma fidatevi che dopo averlo detto ai capi mi sono sentito veramente rilassato… era da tanto tempo che volevo dirlo, era da tanto tempo che volevo andare in Australia che finalmente ho trovato il coraggio per fare tutto, documentazione per il visto, biglietto, dimissioni, tutto tutto senza esitare mai un attimo!

Aspettiamo domani, quando ci sarà il momento dello “scripta manent”!!!
Buonanotte!

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Il punto di NON ritorno!!!

Ebbene si! L’ho fatto!!! Oggi sono andato a fare il biglietto SOLO ANDATA per Sydney!
Mi rendo conto di come a volte non crediamo a quello che facciamo, come se avessimo una doppia personalità, ma alla fine siamo sempre noi! E’ solo la parte più vera di noi che esce allo scoperto, quella che non ha paura di niente, quella che quando la vediamo in tv diciamo “vorrei essere come lui”, quella che quando sei seduto dietro una scrivania vorrebbe alzarsi e buttare via tutto perchè non siamo nati per stare seduti dietro ad una scrivania!
E’ la nostra parte primordiale che abbiamo tutti all’interno di noi stessi e che cerchiamo di soffocare perchè altrimenti non ci farebbe vivere bene nella società moderna! E invece oggi quella parte di me ha avuto il sopravvento, è riuscita ad essere un freddo calcolatore, organizzare il viaggio in ogni minimo dettaglio, cosa fare, cosa non fare, prendere i giusti provvedimenti.
Ora gli tocca da fare l’ultima cosa: andare dal capo e dire “Mi licenzio!”.
Quanti di noi hanno sognato questo momento! Quanti di noi dopo anni di lavoro hanno pensato “ma che cavolo ci faccio ancora seduto qui?”… ed ecco finalmente che l’essenza di una persona umana esce allo scoperto, quell’essenza nascosta dietro a sorrisi di cortesia, camicie ben stirate e profumate… quell’essenza di tutto questo se ne frega altamente… quell’essenza fà capire chi sei veramente, e non sarà di certo un contratto a tempo indeterminato a fermare la tua indole!!! Noooo!!! E’ solo carta! Tu sei un individuo, ogni giorno decidi tu cosa fare e cosa non fare, non è un pezzo di carta a decidere le tue sorti, sei solo tu.
Se oggi vuoi andare a lavorare ti alzi e vai, se non vuoi chiami e ti metti malato.
Puoi pagare una bolletta come non pagarla, decidi sempre tu cosa fare della tua vita, ma molte persone si dimenticano di questo e scelgono la via più facile. Non parlo ovviamente dei padri di famiglia che devono mantenere troppe spese che ormai siamo abituati a sopportare… parlo dei ragazzi come me, di quelli che hanno dei veri sogni e preferiscono soffocare questi sogni perchè “dicono” non li porterà da nessuna parte! Eppure la storia non insegna questo. La storia è fatta da sognatori, da visionari, da persone che avevano in mano il vero potere di capire come potevano andare le cose.
Ed infatti l’uomo sognava di volare e l’ha fatto, sognava di andare sulla luna… e l’ha fatto, sognava di andare sulla punta dell’Everest o attraversare in canoa l’Atlantico… l’ha fatto!!! Immaginate queste persone, come succede ora a me avevano gli occhi brillanti, quegli occhi che solo chi ha sognato veramente è riuscito a fare.
E quindi, dopo tanti anni di letargo dietro ad una scrivania con l’intento di fare carriera in chissà dove, mi ritrovo ad appallottolare la mia vita e riscriverla di nuovo, il vecchio capitolo non mi piaceva! Era una nota stonata, un diabolus in musica, insomma “se nasci tondo non puoi morire quadrato”!

Questo pezzetto di film tratto da “L’ultimo bacio” trae forse la parte che tutti i sognatori vorrebbero vivere nel momento in cui ricredono in loro stessi, quando capiscono che non sono fatti per stare a rispondere al telefono e ricevere ordini, sono fatti per dare speranza a tutti gli altri, a far capire a chi ha vicino “Se ce l’ho fatta io puoi farcela anche tu!”.

E’ tutto qui! Sono strafelice perchè ho ritrovato la mia “verve” perduta, quella di quando si è ancora ragazzini e ci si impegna a seguire i propri sogni… solo che crescendo ci dimentichiamo chi siamo veramente e ci addormentiamo!

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La mente non c’è…

E’ da un paio di settimane che ormai la mente viaggia per fatti suoi, si riempie di informazioni, sogna, costruisce castelli in aria, e ogni tanto deve fare i conti con la realtà… e quindi avere una certa concentrazione al lavoro.
Ma è proprio questo che ci fà vivere diversamente anche il lavoro, sapere che fra 4 mesi tutto questo tram-tram finirà e inizierà una nuova esperienza di vita!
Ogni tanto provo a dare uno sguardo ai vari motori di ricerca di lavoro, per vedere se le mie competenze sono compatibili con i profili ricercati, vedere se anche io potrò mai vivere il mio “australian dream”!
Non voglio montarmi la testa, non voglio illudermi, voglio solo dare sfogo alle emozioni che vivono all’interno del viaggiatore verso terre lontane, proprio come nei film… vai dall’altra parte del mondo da solo, tu e il tuo destino e nessun altro.
Dico sempre che noi siamo i padroni di noi stessi, chiunque è libero di fare ciò che vuole.
Questo l’ho imparato quando a 19 anni sono andato a vivere lontano da casa, a 1200km di distanza. Quindi se avevi un problema non potevi fare affidamento sui genitori o sugli amici che si trovavano dall’altra parte dell’Italia, potevi fare affidamento solo sul tuo carattere e sul tuo modo di pensare! Ovviamente ci sono anche i nuovi amici che cercano di aiutarti a superare i momenti difficili, ma quello che alla fine prende la decisione di tutto sei tu. E questo è il momento preciso in cui una persona inizia veramente a crescere, quando inizi a pensare con la tua testa. Qualsiasi cosa tu faccia troverai sempre qualcuno che è favorevole o contrario alla tua scelta… SEMPRE!!! Qui sei tu l’arbitro delle tue scelte!
Ed eccomi qui, seduto nuovamente dietro ad una scrivania, a lasciare tutto quello che ho costruito in 10 anni e fare una specie di “upgrade” delle mie esperienze, mettermi di nuovo alla prova, ed è proprio questo che mi dà la forza di sorridere anche in una giornata di pioggia o farmi scivolare tutto il grigiore di una città.
Pensare che non puoi cambiare il mondo ma puoi cambiare il tuo mondo, puoi decidere ogni istante cosa farne della tua vita, se renderla un capolavoro o rimanere una pecora e seguire sempre i consigli degli altri.
La cosa buffa è che non sono mai stato uno scrittore, ho un gruppo musicale e non sono mai riuscito a scrivere un testo di canzone, ma l’idea di andare dall’altra parte del mondo e mettermi in gioco con il resto del mondo mi fà sentire vivo a tal punto di dare sfogo alle mie sensazioni tramite questo blog.
Se a natale mi avessero chiesto cosa avrei fatto nei prossimi mesi non avrei mai pensato di dare una risposta del tipo “Mollo tutto e vado in Australia!”, una cosa abbastanza rischiosa in quanto si lascia un posto sicuro di lavoro per andare a finire casomai a lavare i piatti… ma non me ne frega nulla, pensare di poter vivere a pieno la mia vita mi fa stare bene.
Penso di avere l’età giusta per commettere i miei errori, 29 anni, ne più ne meno, 4 anni di esperienza nel settore automotive, lavoro da ufficio e laboratorio, una grande squadra di lavoro in quanto abbiamo quasi tutti la stessa età, ma c’è chi pensa a comprare casa con un mutuo di 30 anni, chi vuole sistemarmi economicamente perchè deciso di mettere le radici in città e vivere per il resto della vita, chi invece come me si sente ancora una persona senza casa… o meglio, la casa ce l’ho, ma è ancora lontana e chissà dov’è… forse in nord Italia, forse al sud o forse da un’altra parte del mondo… me ne accorgerò da solo, come in tutte le cose che ho fatto… quando senti che una cosa ti appaga lo senti… tutto il resto è noia!
Mi viene in mente quando una volta mi capitò di parlare con una suora di clausura, mi chiedevo come facessero a rimanere per tutta la vita chiuse dentro 4 mura, dove nessuno poteva vederle se non dietro a delle grate e lei con grande forza d’animo mi parlava provando a farmi capire che se c’è qualcosa che riesce ad accendere il tuo cuore tutto il resto non esiste. Pensateci bene, quando siete innamorati di una persona tutto il resto non conta, può passare anche la più bella ragazza o ragazzo del mondo, ma a voi non interessa perchè tutto il resto è noia!
Secondo me è questo lo spirito che hanno spinto generezioni di persone a viaggiare per il mondo, una volta che avevano ben chiaro che cosa volevano nella vita tutto il resto non contava.
Mi rendo conto che scrivo come parlo, o meglio non parlo ma parla la mia mente, riesco a scrivere di getto tutto quello che mi passa per la mente senza nessun filtro… e mi piace questo! Nessuno sà chi sono, non so nemmeno chi leggerà questo blog, ma scrivo quello che ho sempre voluto dire a parole e che per un motivo che non mi sono mai spiegato non sono mai riuscito a fare.

Oggi mi sento felice, quando ho chiamato mia madre dicendogli “ho rifiutato di andare a lavorare a Detroit e voglio abbandonare tutto e seguire la mia vita, voglio andare in Australia e penso di prendere il biglietto nei prossimi giorni” e lei come solo una mamma che vuole il meglio dal proprio figlio mi ha detto “Hai sempre voluto andare in Australia, da quando hai iniziato l’università ha sempre detto di andare, fai il biglietto e vedi cosa riesci a fare…”!
All’inizio non ci credevo, le mamme hanno sempre quel modo di fare protettivo, vogliono sempre tenerti con loro perchè il tempo passa e ci si vede sempre poco, ma ha avuto la forza di non comportarsi come una mamma-chioccia ma come una mamma che incita il proprio figlio a seguire il proprio destino, i propri sogni… com’è strana la vita, proprio domenica è la festa della mamma… stiamo crescendo insieme, io a diventare ogni giorno sempre più uomo e lei a darmi sempre più forza nel credere in me stesso.

Adesso sono pronto per affrontare qualsiasi cosa, ho 4 mesi di preparazione per l’Australia e 365 giorni per dare il meglio di me stesso, farmi conoscere dall’altra parte del mondo, dare la possibilità a me stesso che se ci credo veramente in qualcosa allora posso farcela… è proprio vero il proverbio “volere è potere”!

Aspettiamo i prossimi giorni a comprare questo biglietto, il famoso punto di “non ritorno”, il punto dove se prima avevi solo un piede dall’altra parte del mondo adesso ne hai due… devi solo prendere la valigia e partire!

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Insonnia

Venerdì andrò a Milano a conoscere le persone che lavorano negli uffici di “Go Study”.
Non esiste giorno che la mia mente non pensi a cosa potrei trovare in Australia, e vedere le foto di chi è già stato lì mi fà venire voglia di andare subito.
Vorrei dire subito una cosa, non vorrei sembrare la persona che basta una foto di mare e pensa subito al paradiso terrestre.
Le mie origini sono salentine ma vivo a Torino, e quindi conosco bene cosa significa vivere tra il mare, la campagna e la tranquillità del paese e vivere in una città trafficata del nord.
Saranno ormai 10 anni che vivo a Torino, ma ogni volta che arriva il periodo di Giugno-Luglio sfido chiunque sia “marinaio” a non rispondere al richiamo del mare, della natura, stare fuori all’aria aperta.
Ecco cosa mi aspetto dall’Australia, un mix tra la vita torinese e la vita salentina, dove le persone lavorano sodo per poter raggiungere i propri obiettivi ma con il clima giusto, dove trovi le persone che ti sorridono, dove è possibile scambiare qualche parola e poi ognuno per la propria strada.
Ultimamente leggo molti forum per vedere chi prima di me è riuscito a vivere l’Australia, e noto che molti sono partiti da piccoli paesi, o non hanno avuto esperienze da “fuori sede” ma piuttosto vivevano a casa con i loro affetti.
Per me (e per chi come me) penso che il discorso sia diverso, ho lasciato casa che avevo 19 anni e riparto per una nuova esperienza a 29 anni, sembra che la mia vita cambi ogni decennio (il mio primo trasferimento in quel di Lecce è stato intorno ai miei 10 anni circa).
Insomma, non voglio illudermi a trovare “Eldorado” in Australia, ma penso di trovare quel giusto equilibrio dove le persone possono vivere in modo sereno, un’equilibrio che esiste dalla notte dei tempi, quando l’uomo e la natura vivevano nello stesso territorio prima che si cementasse tutto.
Ogni volta che prendo il treno Torino-Lecce è quasi un obbligo andare a vedere il mare, fà parte del mio “Io”!
E’ come per un montanaro ritornare tra i propri boschi e le vette su cui ha passato i suoi migliori anni.

Oggi leggevo su un forum una cosa molto vera, che tutto quello che vediamo intorno a noi (telefonini, radio, aerei, auto, etc…) esistono solo perchè qualcuno li ha sognati e poi realizzati. Quando si dice “realizzare un sogno”!

Non mi ricordo dove l’ho sentita, ma una volta sentii che ci sono due categorie di anziani: quelli che parlano delle condizioni meteo e quelli che parlano dei ricordi da ragazzino.
Quelli che parlano delle condizioni meteo non hanno realizzato molti sogni, facevano quello che gli dicevano di fare e sono arrivati alla loro vecchiaia. Gli altri anziani invece quando iniziano a ritornare indietro con la memoria, si accendono gli occhi come se rivivessero quegli istanti di gioia, quelle scelte azzardate che gli hanno portati ad essere quelli che sono.
Io voglio essere come quest’ultimi, pieni di vita anche a 80 anni, che non si arrendono mai, che non resteranno seduti sulla panchina a commentare i giorni che passano.

Vi posso assicurare che il mio capo dell’azienda per cui lavoro ancora ha più di 80 anni e metterei la firma per arrivare alla sua età con la sua voglia di vivere.
Ha lavorato per una grande casa automobilistica e dopo la pensione ha pensato bene di andare in giro per il mondo in barca a vela, impiegandoci 5 anni per scrivere un manuale su alcune tecniche da utilizzare in barca a vela.
Gli ho fatto il sito per promuovere il suo libro, e quando vedevo le foto che voleva inserire nel sito rimanevo pietrificato, ci sono alcuni paesaggi e alcuni colori durante il tramonto impressionanti!
Con se porterà sempre questa esperienza di vita, dal giro in Mediterraneo alla circumnavigazione di Capo Horn, per non parlare dei viaggi in Atlantico.
Se uno vuole invecchiare, lo fà anche da giovane, ma se hai dei sogni da realizzare rimarrai sempre un Peter Pan, pieno di emozioni e ottimismo utili per affrontare le giornate più uggiose!

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Primo step: il passaporto!

Il primo step è stato fatto!
Dopo una settimana a fare foto e raccogliere la documentazione necessaria, oggi sono andato in commissariato per fare il passaporto.
Velocissimamente per avere un’idea della documentazione da fare: vai sul sito della Polizia di Stato, ti registri su “Passaporto Online” e inserisci i tuoi dati. Quando prenoti l’appuntamento per fare il passaporto, ti arriva un’email di conferma con un PDF da scaricare. Ecco, quel PDF è la tua domanda del passaporto.
A questo punto alleghi a questo PDF le 2 foto (consigliabile da fare da un fotografo, visto che hanno i parametri giusti per le foto del passaporto che sono diverse da quelle per la carta d’identità), la marca da bollo che prendi al tabacchino e il bollettino postale.
Apro una parentesi sul bollettino postale: per chi ha il Bancoposta come me e pensava di poterlo pagare online… non è possibile farlo… bisogna andare in posta, prendere il bollettino precompilato e pagarlo in posta.
Questo perchè nella documentazione che fà il commissariato (o chi per essa), attacca la ricevuta sul documento di richiesta del passaporto. Inoltre chi ha il BancoPosta Online, noterà che non è possibile pagare questo bollettino via internet.
Per qualcuno questo passaggio può essere una cosa scontata, ma per me non è stato visto che pago sempre tutto tramite il sito delle poste online, mi viene più comodo!
Insomma, alla fine del discorso, dopo aver portato tutto il necessario per il passaporto, ti prendono le impronte digitali dei due indici e lasciandovi una ricevuta vi dicono “fra 40 giorni lavorativi è pronto!” (ossia intorno al 20 giugno).
Chi come me vive in una città e questa città non è la sua residenza, deve aspettare qualche giorno di più perchè la città di residenza deve dare il permesso per fare il passaporto, ma è solo una questione di 2-3 giorni di ritardo.
Insomma, pian piano il tempo passa, l’euforia iniziale si placa e si diventa dei veri calcolatori perchè tutto vada bene, nel minimo dettaglio.
Adesso il prossimo passo è quello di andare a Milano negli uffici dell’agenzia “Go Study” che mi aiuterà a fare tutto il necessario per andare in Australia.

Ma nel frattempo una persona come me, come vive questa attesa?
C’è da dire che si vive in uno stato confusionario, euforia e paura si mescolano, ma una cosa è certa… se pian piano state sistemando la documentazione del passaporto, leggete qualsiasi forum/sito che parli di Australia nemmeno che fosse un’esame universitario… beh, secondo me state sulla buona strada di non fallire il vostro viaggio verso l’altra parte del mondo!!! Che detta così fà un pò paura, ma alla fine penso che tutto questo tram tram riesca a dare la giusta determinazione nel seguire i propri obiettivi.
Era dai tempi di quando finì le scuole superiori e decidetti di andare a Torino a fare ingegneria che non ero così determinato a fare una cosa che volevo a tutti i costi. E come si suol dire “Andare anche in capo al mondo!!!”.

Per ora, per non arrivare impreparati con l’inglese (ma soprattutto con il listening!!!) avevo fatto poco tempo fà l’abbonamento annuale a “Speak Up” (la versione online non costava tanto, si spendono tanti soldi a caso, ogni tanto spenderli bene non guasta!) e alla sera, ascoltare un articolo della rivista con le cuffie e seguire le parole con molta tranquillità non è pesante, un articolo può durare 5 minuti, ma da qui a settembre, in 4 mesi, di sicuro l’orecchio si sarà abituato ad ascoltare bene questa lingua straniera!

Tra l’altro, come diceva Paulo Coelho ” E quando desideri qualcosa, tutto l’Universo cospira affinché tu realizzi il tuo desiderio”, ho trovato una promozione di una scuola d’inglese che offriva 10 ore di lezione a 19€ al posto di 100€ (tramite il sito Groupon per chi non lo conoscesse). Meglio che niente no?

Sono dell’idea che chi ben incomincia è a metà dell’opera, e penso che una volta in Australia ci sarà una concorrenza di tanti altri ragazzi come me italiani e stranieri che vorranno anche loro ambire a certi sogni, quindi è meglio farsi trovare preparati una volta in Australia!

E con questo vi saluto e ci aggiorniamo alla prossima volta!

PS. Provate a leggere “L’Alchimista”, vi rispecchierete molto nella storia del pastore!

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Pronti? Via!

4 mesi di attesa! E per la precisione Settembre!!!
Una data precisa non c’è ma ormai ho deciso di seguire il mio destino o di cambiarlo, dipende dai punti di vista, ma una cosa è certa: martedì vado a fare il passaporto per andare in Australia!
Lo so che è lontana, ma forse proprio per questo è meglio fare oggi questo passo perchè in futuro sarà sempre più difficile!
Ho letto di tutto a riguardo, commenti positivi, commenti nagativi, chi vuole andare via dall’Asutralia, chi vuole rimanere a vita, chi se la gode vedendola come una gita di 3 mesi o un anno e chi invece vuole fare fortuna.
E pensare che tanti anni fà tutto questo non era possibile saperlo in tempo reale, chi andava in America doveva aspettare che qualcuno ritornasse o che qualcuno avesse delle notizie dall’America per avere delle informazioni prima di fare il grande passo.
Adesso invece è tutto più semplice, quindi puoi parlare con persone italiane che vivono già lì, e vedendo i loro sorrisi nelle foto capisci che nel bene o nel male l’esperienza ti rimane dentro!
Questo è un pò l’epilogo di quello che succederà in futuro, partendo da oggi a scrivere il primo post seduto in camera davanti ad un pc e vedere dopo un anno cos’è cambiato da oggi.
Dovrebbe fare uno strano effetto rileggere dopo un anno questo primo post, e quindi mi faccio gli auguri da solo al me stesso che in futuro rileggerà questo post con un sorriso di chi (spero…) ce l’abbia fatta a vivere il suo sogno australiano!

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